I miei libri
IL MIO NOME E' EMMA PARKER
Ufficio stampa:
"Questo libro esce dagli schemi classici del romanzo giallo e rappresenta l’inizio di una serie (l’autrice ha già completato il secondo e si accinge ad iniziare il terzo) che permetterà al lettore di affezionarsi alla protagonista: Emma Parker. Come spesso accade agli autori esordienti che intendono dare vita ad una serie di pubblicazioni basate sulle indagini di un unico protagonista, il primo scritto ha principalmente lo scopo di presentare al lettore l’eroina o l’eroe per i quali, da quel momento in avanti, potrà tifare. Ogni scrittore ha un suo personale modo di ‘vedere’ la scrittura; la Koll parte quasi in sordina per poi dare alla storia un crescendo sempre maggiore che decisamente coinvolge il lettore. Traspare che l’autrice non è un’amante delle parti descrittive, e ne parla dicendo che “mi sono sempre annoiata a morte nel leggere intere pagine di descrizioni che mi fanno quasi dimenticare la storia che ho letto in precedenza, e spesso ho la tentazione di chiudere il libro”. Per questo nel libro della Koll i dialoghi la fanno da padrone, conferendo al narrato un ritmo decisamente veloce. Non a caso il suo autore preferito è quel Elmore Leonard considerato un maestro del dialogo, famoso per portare avanti la trama dei suoi libri non tanto attraverso passaggi descrittivi, quanto per mezzo delle conversazioni tra i personaggi. La trama, i colpi di scena e l’inserimento di personaggi che si dissolvono in breve tempo lungo la narrazione, potrebbero far pensare ad errori nel racconto forse dovuti all’inesperienza dell’autrice, ma non è affatto così. “Che senso ha che il lettore capisca già dopo poche righe chi è l’assassino? O che io lo debba annoiare con personaggi che sono solo delle comparse nella logica del romanzo? Deve dire le sue battute e poi andarsene”. Si capisce, leggendo IL MIO NOME E’ EMMA PARKER, che la Koll vuole solo invitare il lettore a seguirla nelle ‘puntate’ successive; quasi un voler crescere insieme ad esso. Il primo titolo scelto era Pandereski, “un titolo orrendo” dice l’autrice, “ma non mi aspettavo di vendere e arricchirmi, bensì proporlo in lettura a qualche anima buona che mi desse onestamente un suo parere, per migliorarlo e farne una stesura definitiva”; in effetti pare abbia raccolto critiche ed elogi e li abbia rielaborati per poi applicarli alla stesura definitiva. “La cosa positiva è che nessuno mi ha detto di smettere di scrivere, e questo è già un punto a mio favore”.
IL MIO NOME E’ EMMA PARKER è il romanzo d’esordio di un’autrice che dimostra, già da questa sua prima opera, una grande competenza per quanto riguarda gli scenari e i materiali presenti nella narrazione. La storia parte da un evento luttuoso: la morte del padre della protagonista Emma, giovane donna che sogna di trasformare la sua passione per la matematica in una professione. Dopo il funerale uno dei fratelli di Emma le dà una busta contenente le ultime volontà del padre. Lungo il racconto l’autrice insinua nel lettore il germe del dubbio e del sospetto oltre ad un susseguirsi di vicende bilanciate da un sapiente gioco di incastri della narrazione. Emma scoprirà che tutta la sua vita è stata una gigantesca e assurda finzione; qualcuno ha cancellato in un istante le sue radici, i suoi ricordi, tutto, per occultare le pericolose verità su suo padre. Al lettore il piacere di scoprire quale storia nasconde il passato di Emma e quali implicazioni potrebbe avere sul suo futuro. Una storia da non perdere, un viaggio mozzafiato dall’Italia agli Stati Uniti, passando per la Russia e l’Austria in un turbinio di avventure ad alta densità di adrenalina.
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